Conservavo questa bottiglia da più di un anno, l'ho stappata ieri sera.
Bevuto mezzo litro mi son fermato per decenza, ma avrei potuto finirla nel giro di dieci minuti. Perché il Don Chisciotte 2006 è uno dei vini più buoni che mi è capitato di bere.
Frutto della vinificazione di una vigna di fiano a 900 metri d'altezza coltivata in modo naturale, vinificando le uve in rosso, con molti giorni, credo 40, di macerazione sulle bucce e maturazione esclusivamente in acciaio. Devo dire che io ho un debole per i vini di Guido Zampaglione, ma questo fiano è davvero splendido, ha una marcia in più: coi suoi profumi di pesca, di nespola, di buccie e fieno, una spiccata mineralità e una bocca sapidissima e dinamica, dolce e fresca, con un finale leggermente tannico e lunghissimo. Equilibrismi tra forma e sostanza, cerebrale nel porsi diventa viscerale la beva, quasi compulsiva.
Non ce n'è più in giro, ma se vi capita di trovare una bottiglia non lasciatevela scappare.
13 ore fa
Il bacca bianca mi ha riappacificato (momentaneamente con il cortese).
RispondiEliminaSe col Don Chisciotte è stato amore a prima vista col Bacca Bianca devo ammetere di no. Le due o tre bottiglie che mi è capitato di bere non hanno fatto scattare la scintilla.
RispondiEliminaMentre considero il cortese un'uva dalle ottime potenzialità se unita ai terreni di Gavi.
Questo ad esempio è davvero buono: http://oggibevo.blogspot.com/2010/03/oggi-bevo-gavi-bruno-broglia-2007-az-ag.html