domenica 29 dicembre 2013

Oggi leggo: offerte natalizie!

Tra le tante mail che mi arrivano a scopo promozionale e che di norma cestino una mi ha colpito, trascrivo due paragrafi particolarmente significativi:

"XXXXX: DALLA NUOVA ZELANDA IL CEPPO DI LIEVITO PER UNO STILE INTENSO E FRUTTATO
Dalla Nuova Zelanda, terra di grandi Sauvignon Blanc, è arrivato un nuovo ceppo di lievito per la fermentazione di bianchi e rosati con una importante produzione di aromi fruttati. Si chiama 
XXXXX e produce grandi quantità di tioli, con bassissima formazione di vinil-fenoli grazie al carattere POF-, anche a basse temperature (10°C). Lo stile che ne deriva è quello intenso e marcatamente fruttato di Marlborough tra i più stimati e premiati al mondo. Da XXXXX nascono vini dalle spiccate note di frutta tropicale, pesca e albicocca, accompagnati da grande finezza ed equilibrio gustativo. Il lievito quest'estate ha avuto grande successo presso i nostri clienti!! Per maggiori info contatta il nostro responsabile tecnico biotecnologie."

Pensavate davvero che per bere un sauvignon di Marlborough una buona idea era bere un sauvignon di Marlborough? Stolti! Da ora in poi, sappiatelo, non è più così.

"XXXXX: PER DARE CONSISTENZA E CORPO AI VINI PIU' ESILI 
XXXXX, in versione White per i vini bianchi e Red per i rossi, arricchisce in mannoproteine e accelera l’autolisi della feccia fine esaltando la finezza gustativa. 
XXXXX esalta l’armonia gustativa, stabilizza il colore, aumenta rotondità e volume in bocca, migliora la stabilità tartarica e proteica. Dalla ricerca XXXXX è il preparato del momento per l'affinamento dei tuoi vini. Scopri le caratteristiche sulla sezione prodotti del sito XXXXXe rivolgiti al nostro responsabile tecnico biotecnologie XXXXX, sarai poi assistito dal nostro referente della tua zona."

Perché se sei un vignaiolo figo che vuol fare un vino figo allora DEVI affinare il tuo vino in modo figo. E XXXXX è il prodotto del momento che fa per te...

sabato 28 dicembre 2013

Oggi bevo: bottiglie


Il Maggiore 2012 - Ottaviano Lambruschi

Cuvée du Hordon - Pascal Redon

Braide Alte 2009 - Livon

Sangue d'Oro 2007 - Carole Bouquet

Oggi bevo: AA Sauvignon Puntay 2009 - ERSTE + NEUE


Il lavoro è quello che è ma far come Tafazzi non serve a niente vediamo di berci su.
Così in accompagnamento ad una cena a base di finocchi gratinati e Sofficini Findus stappiamo il Sauvignon Puntay 2009 di ERSTE + NEUE.
Bottiglia interessante, un vino tutto curve per capirci. Tipicissimo e strabordante al naso, in bocca è grande e grosso. Ma anche gustoso e saporito.
Non è certo un sauvignon sussurrato e minimalista però, anche se alla lunga può sembrare ridondante, si fa bere con piacere.
Discutendo sul voto gli abbiamo appioppato 87 punti su 100.
Nelle vene sulla fronte di Riccardo non scorre sangue ma sauvignon

martedì 17 dicembre 2013

Oggi bevo: Barolo Bussia 2008 - Fratelli Giacosa

Visto che al lavoro siamo nella merda a casa cerco di consolarmi come posso.
Ho stappato il Barolo Bussia 2008 di Fratelli Giacosa, vendemmia 2008.
Gran bottiglia: nonostante la gioventù è sorprendentemente pronto e buono già adesso. Un Barolo di stampo tradizionale e un'ottima annata, senza dubbio. Gioca le sue carte sull'eleganza e non sui muscoli ma la struttura non gli manca, anzi, durerà a lungo. Tra l'altro ha un ottimo rapporto q/p.
La foto l'ho presa dal sito aziendale.

giovedì 12 dicembre 2013

Oggi non vorrei scrivere...

Oggi vorrei scrivere dei vini bevuti in questi giorni, l'Aiperti 2011 o la schiava 2010 di Pranzegg o ancora lo chardonnay 1999 di Marchesi de Gresy.
Ma non scriverò di nessuna di queste bottiglie: due giorni fa è arrivata la finanza nell'azienda dove lavoro, hanno arrestato il grande capo e così, di punto in bianco mi trovo - ci troviamo - senza stipendio e con l'incertezza del domani. Per 120 dipendenti.
I contorni della vicenda non sono ancora chiari, le indagini sono in corso ma francamente adesso mi interessano poco. Verrà il tempo anche per quello.
Il vero problema è capire se riusciremo come azienda a tener botta e continuare a lavorare, il colpo a quanto pare è pesantissimo.
Conti correnti bloccati, fornitori che girano le spalle e clienti che si rivolgono alla concorrenza.
Speriamo che la situazione si sblocchi in fretta, almeno per capire cosa fare.
Si parla di frode fiscale, frode contributiva, associazione a delinquere.
Sono basito, come tutti i colleghi del resto.
Non so, staremo a vedere. Intanto stringiamo i denti.

giovedì 5 dicembre 2013

Oggi scrivo: Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2013

 Vorrei scrivere due righe ma senza scadere nei soliti elogi che, comunque, questa manifestazione merita.
Perché ne merita davvero: il posto, per dire. Facilmente raggiungibile, pratico, spazioso, luminoso e ben organizzato.
La qualità media dei vini in degustazione e di conseguenza il talento dei vignaioli dietro ai banchetti. L'alto numero dei vignaioli, circa 240 (tra grandi, piccoli, naturali e convenzionali): se il banchetto che in quel momento ti interessava era affollato ce n'era sicuramente uno libero con cui scambiare quattro chiacchiere e bere un vino finora sconosciuto.
L'acqua su ogni banchetto, sembra un dettaglio marginale ma non lo è.
Anche il pubblico sembrava particolarmente partecipante e soddisfatto.
Un appunto potrei farlo ai prezzi dei vini: due volte ad esempio mi è stato fatto uno sconto - sempre ben accetto - per arrivare al prezzo che poi era lo stesso praticato in cantina. Per non dar fastidio alle enoteche, dicono. Ma se è una mostra mercato promozionale non sarebbe meglio mettere un prezzo, appunto, promozionale? Mi dici: il vino in enoteca costa 10, in cantina costa 8 ma per farci conoscere e solo per questi tre giorni di fiera il prezzo è 7.
Vero che io il vino lo compro e non lo vendo, però non mi sembra un'idea così balzana. Tra l'altro sembra che l'equivalente francese della Mostra Mercato FIVI funzioni proprio così.
E' stato comunque un gran pomeriggio, peccato solo essere arrivato tardi - turno di notte, non pigrizia - mi sono perso un sacco di vini che mi ero segnato e che ho dovuto saltare. In compenso ne ho scoperti altri buonissimi come la sorprendente schiava 2010 di Pranzegg o il tesissimo pinot nero di Unterortl, ancora i grandi primitivo di Morella e i Chianti di Montebernardi.
Andrà meglio l'anno prossimo. Perché sicuro come l'oro che l'anno prossimo ci torno, arrivando prima e meglio organizzato.
E se accettate un consiglio, fate altrettanto.

P.S.: la disposizione a casaccio dei produttori sarà affascinante e molto free, ma in quanto a praticità...
La foto è pessima, ma da l'idea degli spazi della fiera, davvero una figata