mercoledì 30 gennaio 2013

Oggi bevo: Barleit 2011 moscato giallo - Erste+Neue

Moscato giallo secco: se pensate ad un vino con spiccata tendenza al dolce che al secondo bicchiere rimane li, come certi traminer pluri-titolati, siete fuori strada.
La scheda tecnica dell'annata 2011 che sono andato a cercare sul sito dopo aver stampato la bottiglia parla di 13° alcolici, 4g di zuccheri residui e 6,6g/l di acidità.
Quindi si aromatico e profumato (agrume, pesca, fiori dolci) ma anche pericolosamente fresco  beverino. Una sorpresa!
Si chiama Barleit, , fa parte della linea "CRU" di Erste+Neue, costa più o meno 10€.

lunedì 28 gennaio 2013

Oggi (ieri...) festeggio il mio compleanno. Alla faccia della crisi.


Ecco la sbevazzata per i miei 34 anni:
Mersault Les Vireuils 2008: ho poca dimestichezza con i Borgogna bianchi e questo non so come sia, comunque è piaciuto.  Non troppo complesso, agrumi e fiori al naso, bocca morbida e tesa, segnata un po' dal legno.
Champagne Blanc de Noirs 2005 Hervy Quenardel: pinot noie, prima fermentazione in legno e poi diversi anni in bottiglia sui lieviti. Dorato con riflessi verde rame, champagne potente e caldo, agrume maturo, pesca gialla, spezie. Carbonica un po' sopra le righe ma buono vero, è stato spazzolato.
Barolo Bussia 2007 Fratelli Giacosa: poco espressivo al naso, bocca ricca e giovane. Frutto scuro, un filo alcolico, tannico e acido, ancora in fasce. Vino più di spigoli che di curve, non è nella fase migliore.
Schioppettino 2004 Ronchi di Cialla: evoluto ed autunnale al naso, amarena e sottobosco, terra e radici, potpourri. Sorso sottile, delicato (per alcuni debole), non privo di fascino ma non molto lungo a dir la verità.
Quattro bottiglie in otto persone ed io ho pure bevuto poco! Ecco il perché:
Dopo un estenuante lavoro ai fianchi sono riuscito a convincere mio papà (ma soprattutto mia mamma)ad accantonare l'idea dell'acquisto di una -pur bella- R 1150 RT per questa in foto.
Ieri nel pomeriggio l'ho provata.
Ridevo come un cretino sotto il casco mentre guidavo.
Queste si son moto, altro che.

venerdì 25 gennaio 2013

Oggi compio gli anni: 34!

Cervaro della Sala 2000 dalla mia fidancè e Barolo Bussia 2007 Fratelli Giacosa dal sottoscritto.
E che buon compleanno sia!

P.s.: in realtà tra i regali ci sono anche un paio di splendidi stivaletti Church's e un giaccone in pelle superfico, ma qui si parla di vino, no?

giovedì 24 gennaio 2013

Oggi vedo: E' stato il figlio - Daniele Ciprì, 2012

Daniele Ciprì è noto alle cronache con Franco Maresco per Cinico TV prima e per alcuni dei film più disturbanti, intransigenti e coraggiosi che la cinematografia italiana recente abbia prodotto (Lo zio di Brooklin, Totò che visse due volte, Il ritorno di Cagliostro).
Questa volta da solo alla regia abbandona (in parte) l'estetica esasperata e lirica dei lavori precedenti ma non il contenuto.
Con la storia della famiglia Ciraulo Daniele Ciprì porta ancora sullo schermo la tragedia dell'uomo moderno, piccolo, misero e spietato. Non c'è redenzione e non c'è speranza nel ritratto tragico di una Palermo sgretolata e alla deriva. Grottesco, surreale, divertente. Assolutamente da non perdere.

mercoledì 23 gennaio 2013

Oggi vedo: Django Unchained - Quentin Tarantino, 2012

Amo Quentin Tarantino.
Sul serio: se la mia compagna si emoziona ai concerti di Jovanotti ecco, a me capita lo stesso ad ogni nuovo film di Tarantino.
Con lui ho scoperto il cinema, Pulp Fiction è  stato il film della svolta per me. Poi è venuto il resto: da Tarkovskij a Kaurismaki, da Leone a Miike, da Buñuel ad Almodovar. Devo molto ai suoi film, e loro mi hanno dato tanto.
E comunque lui è bravo, ma bravo vero. Che piaccia o no.
Django Unchained è il suo omaggio al western, allo spaghetti western. Non poteva essere altrimenti con un nome così.
E' Tarantino fino al midollo: ironico, eccessivo, ultraviolento, divertente e curato al millimetro.
Tra i personaggi e gli attori, tutti notevoli menzione d'onore a Samuel L. Jackson: un figlio di puttana come non se ne vedevano da tempo.
Come in Bastardi senza Gloria il tema è importante: li era il nazismo e qui è la schiavitù.
Ma il filo conduttore è un altro e uno solo: la Vendetta.
E il sangue scorrerà a fiumi...