lunedì 31 agosto 2009

Oggi bevo: greco di tufo 2008 - Borgo San Michele

Bottiglia finita ne frigorifero della mia ragazza passando per diverse mani.
Piuttosto fastidioso il fatto di non riuscire a recuperare informazioni più dettagliate su chi produce e mette in bottiglia il vino, le uniche disponibili sono quelle stampate sulla retroetichetta.
Comunque, giallo paglierino con riflessi verdolini piuttosto evidenti, profumi di pera verde, agrumi e un fondo di salvia di media intensità. Il sorso è piuttosto coerente con quanto anticipato al naso, medio corpo e piacevole acidità. Media anche la persistenza.
Il greco buono è decisamente un'altra cosa, ma non è nemmeno un bicchiere da buttare.
Il prezzo sulla GDO dovrebbe aggirarsi attorno alle 6 euro, fate voi.

giovedì 27 agosto 2009

Oggi vedo: Videocracy di Erik Gandini, 2009

Oggi leggo che tutte le reti televisive italiane si sono rifiutate di mandare in onda il trailer del documentario Videocracy di Erik Gandini che in programmazione al Festival del Cinema di Venezia ed uscirà nelle sale il 4 settembre prossimo.
Il film racconta la storia delle televisioni del silvio nazionale, di come hanno modificato il sistema televisivo e le abitudini degli italiani.
Da mediaset era facile aspettarsi un rifiuto del genere ma dalla RAI è inaccettabile: la giustificazione è stata: "...si tratta di un messaggio politico, non di un film".
Io non accetto che la televisione di stato dove tutti gli anni pago fior fior di quattrini (anche per una televisione libera e di qualità) metta in atto censure del genere.
E' vergognoso.
Ecco il trailer di Videocracy

venerdì 21 agosto 2009

Oggi vedo: Redbelt - David Mamet 2008

Mike Terry, integerrimo maestro di Jiu-Jitsu, si trova per una serie di circostanze ed eventi a doversi "sporcare le mani" e a tradire l' etica che lo contraddistingue.Il film di D. Mamet è asciutto, senza fronzoli e procede con precisione svizzera: i tempi, i ribaltamenti di prospettiva e i colpi di scena si susseguono come l'avanzare di uno schiacciasassi.
I personaggi sono disegnati in maniera chirurgica più dai fatti che dalle battute, portati in scena da un cast affiatato dove il protagonista Chiwetel Ejiofor riesce in maniera efficace e convincente a portare sullo schermo la lotta interiore di un eroe postmoderno che, piaccia o no deve fare i conti con la realtà.
Scritto e diretto da uno dei registi/sceneggiatori più interessanti e validi che ci sono in giro.
Da vedere.

mercoledì 19 agosto 2009

Oggi bevo: Barbera Campo del Marrone 2006 - Bruno verdi

Lavorando di notte capita spesso di saltare il pranzo, non per altro: è che se uno si sveglia alle 3 del pomeriggio con 38 gradi e l'85% di umidità la voglia di mettersi a tavola è proprio poca.
Questo a pranzo, perché la sera la fame si fa sentire...
Detto fatto, faccio appassire in un po' d'olio una cipolla rossa di tropea tritata con un paio di acciughe e una bella macinata di pepe, poi aggiungo una zucchina bianca dell'orto del mio vicino e mentuccia fresca. Una spruzzata di bianco e lascio cuocere tenendo le zucchine al dente. Intanto lesso la pasta (dei garganelli) portando la temperatura in cucina a livelli veramente proibitivi, la faccio saltare mantecando con del parmigiano e l'accompagno con una barbera dimenticata in frigo sabato:
Campo del Marrone 2006 di Bruno Verdi: selezione di barbera elevata in tonneaux della Stiria.
Purtroppo l'ho messo in tavola all'indegna temperatura frigo, praticamente annientandolo.
All'ultimo bicchiere (per dover di cronaca: eravamo a tavola in 4) ha raggiunto una temperatura corretta: si conferma come un'ottima barbera molto tipica, con profumo vinoso e sottofondo speziato, in bocca è fresco (come una barbera deve essere!) e piacevomente morbido, asciutto e di un corpo mai invadente.
Pagato in offerta alla DOC (enoteca dell'IPER di Montebello) 6.80 euri alla bottiglia.

Oggi vedo: Manderlay - Lars Von Trier, 2005

Lars Von Trier firma con il secondo capitolo sulla sua personale trilogia dedicata agli Stati Uniti d'America un una bellissima riflessione sulla schiavitù e sulle sue dinamiche sociali.
La storia è divisa in 8 capitoli introdotti da una voce fuoricampo, ambientata in un'ipotetico paese dell'Alabama dove ancora vige la schiavitù.
Grace, figlia idealista di un Gangster cercherà di metter fine a quello che secondo lei è uno dei più gravi errori mai fatti dal suo paese.
Il film è girato in uno spazio indefinito, la scenografia è ridotta all'osso: i muri non esistono e sono sostituiti dalle loro sagome disegnate per terra. Ottimo il cast dove spiccano Bryce Dallas Howard (Grace), Danny Glover (Wilhelm).
Bello e tagliente...

martedì 18 agosto 2009

Oggi vedo: Valzer con Bashir - Ari Folman 2008

Una sera in un bar il regista (nonché protagonista) israeliano Ari Folman ascolta il sogno ricorrente di un amico che lo riporta ai tempi della guerra civile libanese, della quale scopre aver dimenticato tutto.
Da qui l'idea e l'inizio del film che ricostruisce con una sequenza di interviste e flashback la memoria perduta.
Tutto è raccontato con la tecnica dell'animazione che si interrompe solo alla fine del film quando, terminati i racconti il protagonista riesce a realizzare quel che successe nei campi profughi di Sabra e Shatila, quando anche lui era li.
L'angoscia traspare palpabile durante i flashback quando soldati stilizzati poco più che ragazzi avranno davanti solo morte e distruzione.
Toccante e didattico: una fotografia della guerra che non si dimentica, macchia indelebilmente la coscienza di ognuno di noi.
Una presa di coscienza sulle atrocità che furono compiute in quegli anni che culmina con gli ultimi fotogrammi che rimarranno impressi negli occhi dello spettatore molto a lungo.

domenica 16 agosto 2009

Oggi bevo: Ferragsto 2009!!!

Un post velocissimo con la sequenza delle bottiglie partite sabato:
aperitivo con il fiano DOCG 2007 di Vadiaperti, buono, fresco, con una leggerissima vena amaricante sul finale.
Riesling Vigna Costa 2007 di Bruno Verdi: anche lui è piaciuto molto, profumato, minerale e croccante. Sarebbe interessante berlo tra un paio d'anni.
Poculum 2005 F.lli Agnes: bonardona da 14.5° alcoolici affinata in legni piccoli giocata sulle note dolci del rovere: un ruffiana ma buona.
Cambio di rotta, si torna ad un bianco: Bianca di Valguarnera 2004, insolia 100% dalle cantine siciliane dell'azienda Duca di Salaparuta. Bassissime rese per pianta, fermetazione e maturazione in barriques francesi per 8 mesi, poi bottiglia. Giallo oro, naso intenso e cremoso, sorso opulento e lungo, manca forse un in freschezza ma rimane un bel bicchiere.
Si torna ai nostri felici lidi in oltrepò con un vino dell'Az. Agricola Matilde: bonarda Ghiro Rosso d'Inverno 2004: altra bonarda da invecchiamento affinata in legni piccoli. Il registro è più austero rispetto al Poculum citato prima: potente, tannica ed estrattiva. Molto buona!
Con il dolce una chicca: una splendida croatina amabile, anzi, ammandorlata del F.lli Agnes: Loghetto 2007, da una vigna prossima ai 90 anni con un clone molto raro di croatina, uve leggermente appassite. Effervascenza fine, spuma viola e color porpora. Naso vinoso ed intenso, al palato piacevolmente dolce e morbido, sembra il vino della festa di una volta. Meno di 3000 bottiglie.
Per finire un paio di secchiate d'acqua, caffè e un buon mirto di produzione artigianale che più artigianale non si può: nel senso che l'ha fatto mia mamma con il mio aiuto.
Alla prossima e buone vacanze a chiunque passi da queste pagine!

venerdì 14 agosto 2009

Oggi bevo: Vigna Montebuono 1997 - Az. Ag. Barbacarlo

Non avevo in programma per oggi di passare a trovare Lino Maga, uno dei grandi vecchi dell'Oltrepò, ma il caso ha fatto si che uscissi a Broni da un giretto in moto per le colline a prender fresco. Ho colto l'occasione e son passato dentro a vedere se c'era qualcuno: è pur sempre il 14 di agosto! In realtà il commendatore non era in casa, ma una gentilissima signora mi ha accolto sorridente. Sono uscito con una bottiglia di Montebuono 1997 e, dopo 20 minuti, l'ho stappata.
Color rubino scuro che tira sul granato, leggermente torbido a causa dei sobbalzi subiti dalla bottiglia che hanno sollevato un di fondo.
Vino affascinante, distante anni luce da qualsiasi idea di modernità, fedele a se stesso e integro come le mani che l'hanno fatto. Nonostante l'annata calda il Montebuono '97 denuncia solo 12.5 gradi alcoolici ed è comunque in buona forma! Profumi che segnati dal tempo, scuri, terrosi e minerali. Il sorso dal corpo non generoso come in altre annate più recenti ma di bella beva: tannini sottili e acidità ben avvertibile ma mai sopra le righe.
Ogni annata è diversa sia per il Montebuono che per il Barbacarlo, a seconda di come va il vino esce, con buona pace delle guide...
Non so se il '97 sia stata una buona annata o meno per il Montebuono. Comunque a me è piaciuto.
Salute!

mercoledì 12 agosto 2009

Oggi bevo: Elba bianco doc 2008 - ACQUABONA

Di ritorno dall'ultima gita sull'Elba Imile, la mamma di Ambra mi ha portato un pensiero MOLTO gradito: due boccie di vino dell'isola.
Oggi ho stappato una delle due: l'Elba bianco di Acquabuona 2008: procanico con una piccola percentuale di ansonica, vermentino e malvasia, vinificato in bianco con controllo della temperatura viene messo in bottiglia nella primavera successiva alla vendemmia (dal sito).
Il colore è un paglierino piuttosto scarico, limpido con riflessi verdolini, brillante. Il naso è piuttosto intenso con note di frutta a pasta bianca croccante e agrumi. In bocca il sorso attacca deciso: più pieno di quanto ci si aspetti, abbastanza morbido, più sapido che fresco, non banale. Un bicchiere estivo che io ho abbinato ad un pollo arrosto con un insalatona di contorno. L'abbinamento non sarà dei migliori ma il vino ha fatto il suo dovere.

P.S.: le foto mancano per un semplice motivo: nel trasloco ho perso (spero temporaneamente) i cavi usb della macchina fotografica. Rimedierò al più presto.

sabato 8 agosto 2009

Oggi vedo: Nemico pubblico n.1 - l'ora della fuga di Jean-François Richet

Secondo capitolo del ritratto di Jaques Mesrine girato dal bravo Jean-François Richet.
Mesrine ormai famoso inizia la sua guerra personale contro tutto e tutti imboccando una strada che lui stesso sa essere senza uscita. Schiavo di se stesso, il suo egocentrismo lo porterà tanto sulle prime pagine quanto alla solitudine.
Come la prima parte della saga "L'ora della fuga" corre veloce e incazzato verso un finale da brividi che non si dimentica facilmente.

"O fuori o morte".

Oggi vedo: Nemico pubblico n.1 - l'istinto di morte di Jean-François Richet

Il primo dei due capitoli che riassumono la vita di Jacques Mesrine: il più spietato e famoso gangster francese del secolo passato.
Tornato segnato dalla guerra in Algeria il padre trova al nostro Jacques un buon posto di lavoro da medio borghese. Ma la sua non sarà una vita da impiegato, le regole non gli si addicono e ben presto cambierà strada. Così inizia la storia di Mesrine che in poco tempo a suon di furti e rapine diventerà il nemico pubblico n.1.
Ritratto di un personaggio tanto controverso quanto affascinante, interpretato da un Vincent Cassel parecchio appesantito in stato di grazia.
Ricco di citazioni ai polizieschi anni 70 il film va avanti senza perdere un colpo in un turbine di donne, rapine, evasioni rocambolesche e brutali omicidi.
Colonna sonora e montaggio millimetrici.
Da non perdere.