venerdì 7 settembre 2012

Oggi vi saluto...

...che domani si parte per Ibiza!!!!!!!!!!!!

Oggi NON bevo: Herzu 2010 langhe doc - Ettore germano

Tappato, e mi ha davvero fatto girare i maroni.
Non tanto per le 15€ finite bellamente nel lavandino quanto perché sembrava essere buono, molto buono.
Dico una cazzata: un mix tra la verticalità altoatesina e la maturità dei migliori esemplari dell'Oltrepo'.
Beh, comunque è stato buttato via, mannaggia a lui e al tappo maledetto.
Ah, per chi non lo conosce si tratta dell'Herzu, il riesling renano di Ettore Germano.

mercoledì 5 settembre 2012

Oggi bevo: Ribolla Anfora IGT 2005 - Gravner

Josko Gravner è Josko Gravner.
Ogni appassionato di vino prima o poi conosce la sua storia e ogni appassionato di vino, prima o poi, si confronta con i suoi vini.
Ieri sera è toccato a me, complice un'ospite inatteso quanto gradito ho stappato l'ultima (nonché unica) bottiglia di Gravner che riposava in cantina: la Ribolla Anfora 2005.
Ribolla gialla, appunto. Rese minimali, fermentazione rigorosamente spontanea in anfore di terracotta interrate da circa 700 litri con le bucce, sulle quali il mosto rimarrà per sette mesi a farsi vino.
Successivamente verrà messo ad affinarsi in grandi botti di rovere per quattro anni (che diventeranno sette in futuro) prima di essere imbottigliato.
E' importante sapere come viene fatta questa ribolla gialla, perché se quel che ci si aspetta è un vino bianco, beh no, qui si naviga in altre acque.
Il vino è color ambra e dell'ambra in controluce ha la stessa lucentezza. Davvero, brilla. Ed è anche incredibilmente limpido (non fa nessun tipo di chiarifica o filtrazione).
Il naso è caleidoscopico, ma a parte i riferimenti mi piace come riesce ad esprimere forza ed intensità con grazia ed eleganza rare, soprattuto nei tanti macerati che si bevono oggi.
Mi spiego meglio: dove tanti con la macerazione ottengono risultati interessanti ma spesso leggermente sfocati o poco fini (per quanto riusciti) qui c'è il passo del grande vino.
E' indubbiamente un'orange wine ma indubbiamente di classe superiore. IMHO, ovvio.
Anche il sorso spiazza se abituati a bianchi tradizionali: entra in sordina per poi allargarsi al centro bocca con una ricchezza di sapore ed una classe davvero notevoli. Lo scheletro acido-minerale snelliscono un a struttura importante ma in perfetto equilibrio, e quel tannino (si si, proprio tannino), tanto anomalo in un vino bianco tradizionale quanto complementare in questa ribolla.
Se dovessi portare una bottiglia su un'isola deserta forse non sarebbe questa, ma che bevuta.