mercoledì 29 aprile 2015

Il paradosso della rete, tra un bicchiere e l'altro.

E' stato qualche sera fa quando, seduto sugli sgabelli del Vinodromo (sempre sia lodato), ho conosciuto Niccolò Desenzani e Mauro Cecchi aka Gli Amici del Bar.
Li, tra un calice e l'altro, Niccolò mi faceva notare il paradosso di Oggi Bevo - Blog Vintage.
L'altro paradosso è che un blog sia vintage dopo sei anni.
La rete corre veloce ragazzi...
Il bicchiere della serata?
Chambave Muscat Attende 2008: moscato secco valdostano che riposa per 40 mesi sui lieviti in acciaio. Bello vero: fresco e cangiante, varietale e sfumato, minerale, profondo. Sorso scattante, pieno e molto piacevole. Gran bel vino.

venerdì 10 aprile 2015

Oggi bevo: Chardonnay Selezione 2001 - Borgo del Tiglio

Ragazzi una cannonata!
E' lo charonnay top di Borgo del Tiglio super titolata azienda friulana di Nicola Manferrari. Se lo stile adesso potrebbe sembrare demodè ne apprezzo comunque la coerenza stilistica in barba alle mode e una costante ricerca della massima espressione qualitativa.
Indiscutibilmente friulano: una colata di dolcissimo burro fuso, tostature elegantissime, sfumature più scure e una miriade di sensazioni fuse in un profumo cremoso e affascinante.
Sorso pieno, lungo e ricco. I toni al naso si ripropongono in bocca con grande coerenza ed eleganza. Ad averne charonnay così.
L'unico problema di questi vini è che andrebbero bevuti così per essere apprezzati come meritano: con almeno 10 anni di affinamento in vetro...

mercoledì 8 aprile 2015

Oggi bevo: stappaggi pasquali

Pranzo pasquale 2015, in sequenza:
Cabanon Blanc 2013 Fattoria Cabanon: sauvignon in purezza, Oltrepo Pavese. Anche si: più sul verde che sul frutto, belle sferzate minerali al naso. Bocca giovane e un po' corta ma, alla fine, ci piace.
Champagne Delahaie 2007 brut: senza infamia e senza lode. Dosato un po' alto per i miei gusti, corretto ma nulla di che. Pagato poco almeno.
Vigna Montebuono 2003 Lino Maga: probabilmente una bottiglia conservata male, decisamente in fase calante. Peccato.
Podere Sapaio Bolgheri Superiore Sapaio 2008: non sono un fan dei tagli bordolesi, detto questo il vino è buono vero. Esattamente come te lo aspetti: potente, profondo, pieno e piccante. E non ti stanca. Bella bottiglia.
Barolo Cerretta 2006 Ettore Germano: dei cru che vinifica Sergio Germano il Cerretta è forse il più accessibilie per via di un affinamento in legni più piccoli.
Gran bottiglia: figlia di un'annata baciata dal signore è un Barolo elegante e potente. Il frutto rosso, quasi scuro, accenni di cuoio, sottobosco e liquirizia, dolcezza e finezza. Sorso rinfrescante, succoso. Tannino da nebbiolo di razza. Davvero molto buono.