mercoledì 21 luglio 2010

Oggi vedo: Harry a Pezzi - Woody Allen, 1997

Visto e rivisto, non riesco a stancarmi.
Con Harry a Pezzi Woody Allen, che si conferma (se mai ce ne fosse bisogno) ancora una volta una delle penne più felici del cinema al mondo, ci presenta Harry Block, scrittore di origini ebree, rigorosamente ateo, depresso e in balia di whisky, pillole e puttane.
Che poi era esattamente quel che l'America pensava di lui.
Alla vigilia dell'onoreficenza che la sua vecchia università, dalla quale era stato cacciato per il tentativo di fare un clistere alla moglie del preside, Harry fa i conti col passato e il presente, le tre moglie e le varie amanti, gli amici, l'arte, la vita e la morte.
Su questo filo narrativo il film procede tra battute taglienti che non risparmiano nessuno, dal perbenismo bigotto della middle class alle assurde tradizioni ebree, con invenzioni filmiche e di regia ricche ed efficacissime. Politicamente scorretto ed esilarante, assolutamente geniale.
Imperdibile.

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