lunedì 7 giugno 2010

Oggi bevo: Vernaccia di San Gimignano Evoè 2006 - Panizzi

Non è certo una scoperta, ma che buona!
Evoè è la vernaccia più particolare di Panizzi, azienda leader in San Gimignano. Fatta in memoria di antiche tecniche di vinificazione e, dico io, sull'onda dei bianchi macerati tanto di moda in questi anni, fermenta spontaneamente in tini di legno troncoconici con una lunga macerazione sulle bucce, li rimane a contatto con i suoi lieviti per dieci mesi, poi in bottiglia senza nessuna filtrazione.
Ha il fondo e si vede, ma non disturba, non sporca il giallo dorato, carico e antico che fa pensare ad una struttura importante. E tant'è, perché il sorso è di spessore non comune, almeno se pensate a certe versioni di vernaccia pronte in annata, pieno, attacca morbido e si fa teso, quasi elettrico. Anche i profumi uniscono gli aromi legati alla macerazione con la frutta a pasta gialla, camomilla, una nota gentile di vaniglia, erbe mediterranee e sensazioni quasi piccanti.
Un bicchiere fuori dal coro, è piaciuta parecchio.
Viene via con circa 15€.

2 commenti:

  1. Ciao Gabriele ,io il vino non lo conosco -anche se ho bevuto della stessa cantina un po' di tempo fa una eccellente versione "barricata" e quando la trovo la bevo :):) però no ti sembra che ormai i "fuori dal coro" sono chi fa vino bianco senza macerazione sulle bucce?io ormai sono un po' stanchino di sta storia -parere personale e no condividibile volendo-ciao Gian Paolo

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  2. Ciao Gian Paolo, in generale sono daccordo con te, la macerazione sui bianchi ormai sembra che la facciano tutti. Però, se fatta bene e con cognizione di causa (come tutte le cose) da vita a vini straordinari: ieri ho assaggiato i bianchi di Prima Terra, cose da brivido, davvero. Forse ora è presto per tirare le somme, vedremo dove ci porterà l'onda di vini naturali. Io intanto non mi precludo nulla, qualche post indietro becchi un Gavi super tradizionale: lieviti selezionati, niente macerazione, solo acciaio e filtratura. Bene, avercene vini così buoni, puliti ed eleganti.
    A presto Gian Paolo!

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