giovedì 17 marzo 2011

Oggi scrivo: del weekend passato.

La convivenza porta inevitabilemte ad una più accurata gestione del magro bilancio familiare, va da se che la frequenza dei week end a sfondo enogastronomico viene ridotta drasticamente.
L'occasione è stata la scadenza imminente di una notte in agriturismo in regalo che stava a prender polvere in casa da più di un anno, e siccome buttarla via pareva peccato abbiamo deciso di sfruttarla e partire a costo di sfidare le bollette.
Venerdì pomeriggio, dopo il lavoro siamo partiti per l'agriturismo Cà Penelope, in quel di Gorzano, a 3 Km da Maranello. La scelta del posto è stata dettata dalla vicinanza con Pavullo, seconda meta della gita.
E si è rivelata scelta assai felice: la struttura è facilmente raggiungibile e molto carina, un casale ristrutturato in stile rustico, molto accogliente, con fattoria didattica, animali (oche, galline, asini, cani, gatti e una mucca), colture di ortaggi e frutta, produzione propria di confetture e altre leccornie. La sera abbiamo cenato li per 20€ a testa (bere a parte): un antipasto molto semplice composto da tre assaggi di frittata, ritagli di mortadella e prosciutto conditi e parmigiano con aceto balsamico; lasagne alla bolognese (dalla pasta davvero buona) e crescentine integrali (per dire, io preferisco quelle normali) con salumi, formaggi e verdure in pinzimonio; per finire una fetta di torta con crema al caffè. Ci abbiam bevuto su un ottimo lambrusco senza solfiti aggiunti di Luciano Saetti, proposto al tavolo per la commovente cifra di 11€. Cena casereccia e semplice ma molto buona, davvero.
Provati dalla giornata e sazi dalla cena siamo andati a dormire.
Sabato mattina: sveglia alle 8 e colazione a base di biscotti e torta fatti in casa, fette biscottate con burro e confetture, caffè, te, latte e succo di frutta. Tutto rigorosamente biologico e a Km zero.
Per la cronaca: il costo di una giornata a mezza pensione dovrebbe essere di 50€ a persona.
C'è anche un piccolo spaccio per golosi impenitenti, io ho comprato: sale integrale di Cervia (presidio Slow Food), tre bottiglie del già citato lambrusco di Saetti e un barattolo di golosissima marmellata di fragole che sta accompagnando le mie mattine.
Si parte per Pavullo, e siccome la vita di coppia è un compromesso per definizione, ho passato la mattinata a girar per le bancarelle del mercato e le vetrine di Pavullo tra scarpe e vestiti.
Il compromesso però prevede che se io passo la mattina tra scarpe e vestiti Ambra passerà il pomeriggio tra bottiglie e formaggi. Giusto, no?
Caseificio Santa Rita a Pompeano di Serramazzoni: il Parmigiano Reggiano all'ennesima potenza: biologico e di montagna con stagionature che arrivano ai 110 mesi. Se siete abituati al grana in offerta a 9.90 beh, non e' lo stesso fottuto campo da gioco, non e' lo stesso campionato e non e' nemmeno lo stesso sport (cit.).
Bon Luigi, vulcanica azienda che si destreggia con ottimi risultati tra vitigni autoctoni e franzosi, con una passione particolare per le bollicine.
Tra lambruschi e crescentine, borlenghi e parmigiano siamo arrivati alla fine.
Un bel week end, e questo è quanto.
Al prossimo giro si fa un salto da GP, e magari anche dal mio omonimo...

2 commenti:

  1. Bel giro... Posti interessanti e riferimenti da annotare per eventuali tour futuri.
    Grazie mille!!! ;-)

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  2. Tranquillo, passa quando vuoi !Sono contento che ti sia trovato bene.ciao e a presto GP

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