mercoledì 16 dicembre 2009

Oggi scrivo: domenica è sempre domenica!

Puntualmente dopo il sabato arriva la domenica.
E, meno puntualmente, arriva anche il pranzo. Della domenica, è chiaro.
Stavolta si era in otto a tavola. Mica male. Io, mamma, papà, nonna, mia sorella Rossana e il suo compagno Davide detto Pippo, Teresa e Nando. Insomma una bella tavolata, non c'è che dire. L'occasione era di quelle grasse, ma sul serio: la cassoeula.
Ora io non sono mai andato matto per la carne, figuriamoci per le cotenne, piedini e altre "prelibatezze" del genere, tra l'altro come antipasto c'era una bella frittura di interiora d'agnello. Fate voi...
Insomma, mi son preparato qualche bella fettina di maiale magra magra con degli ottimi porcini e un bel carciofo crudo in pinzimonio.
E da bere (direte voi)? Siam partiti con uno splendido, sapido e minerale vermentino Sarticola di mr. Lambruschi che anno dopo anno si conferma essere uno dei migliori interpreti del vermentino in Italia, con la cassoeula invece abbiam stappato due lambruschi, uno il Piafoc di cantine Virgili: dal mantovano con furore, fruttato e sbarazzino si rivela essere bevuta molto piacevole ed equilibrata, dal residuo zuccherino non invadente ma avvertibile, sorso polposo e dinamico. Il secondo è stato il Barbacane dell'azienda Quarticello tra Parma e Reggio Emilia, il Barbacane è invece lambrusco dal piglio più austero, piuttosto secco e un filo tannico, l'ho preferito al primo.
La coccola finale è stata il Gaggiarone 2004, bonarda di Rovescala da un vigneto di 50 anni, basse rese e due anni in vasca di cemento. Vino molto interessante e territoriale, dal fascino artigiano. Vino genuino, dalla massa e dal tenore alcolico (14.5°) non indifferenti e al tempo stesso molto equilibrato.
Dopo tutto questo ben di dio Pippo, geometra convertito a pasticcere, per concludere in dolcezza sfodera una torta chantilly dalla bellezza (e dalla bontà) commovente.
Sul ricordo della panna montata chiudo un resoconto che non interesserà a nessuno probabilmente, ma come si dice in questi casi: chi se ne frega.

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