martedì 8 dicembre 2015

Oggi penso: abbinamento si, abbinamento no

Ieri sera l'incontro quasi fortuito con Cristian (aka Vinodromo) e Lorena è stata l'occasione, guarda un po', per stappare una bottiglia.
Ci siamo trovati da Vinoir, pregevole localino a sud di Milano dedito alla diffusione del verbo del vino naturale e abbiamo optato per lo stappaggio del fiano 2012 di Cantina Giardino.
Fermentazione spontanea, breve macerazione, legno e vetro.
Vino tiratissimo, estremo e al limite del difetto. Volatile (acetica?) sparata a mille, solo scaldandosi esce un po' di dolcezza, prevedibile tra l'altro. Un vino poco territoriale, figlio di scelte stilistiche estreme ed eccessivamente caratterizzanti, potrebbe essere qualsiasi cosa.
Un esercizio di stile insomma.
Lorena teorizza che insieme ad un formaggio a crosta lavata e pasta molle sarebbe matrimonio d'amore. E in effetti l'arrivo del formaggio lo aiuta.
Tornato a casa mi siedo a tavola e finisco una mezza bottiglia di Creatarium Brut Nature, un tutt'altro che disprezzabile spumante de La Rocchetta (dev'essere una nuova linea, non ne so molto).
Mangiando un boccone di Gorgonzola piccante il vino cozza in maniera terribile generando sapori metallici davvero poco piacevoli. Ma rimane un buon vino.
In conclusione: il vino buono è buono a prescindere mentre un buon abbinamento, per quanto azzeccato,  non salva nessuno.

2 commenti:

  1. Ho assaggiato recentemente due o tre etichette di Cantina Giardino a Vini Corsari a Barolo.
    Devo ammettere di averle classificate oltre il pretenzioso, tra il ridicolo e l’incompetente.
    Mi scuso molto per la franchezza. Cosa me ne faccio di un bianco torbido e totalmente acetico sia al naso che in bocca? La maggioranza di chi assaggiava al banchetto si girava poi con lo sguardo esterrefatto, e nella corsa alla sputacchiera le battute si sprecavano. Conosco il distributore in Piemonte e mi dice che piazzare i prodotti (neanche economici) è impossibile. Contenti loro.
    Roberto

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    1. Grazie del passaggio Roberto, io cantina giardino li conoscevo di fama e basta. Ma ricordo di aver letto anche impressioni positive in passato (a memoria).
      Detto questo è la prima bottiglia che assaggio, quindi boh.
      Certo che se i vini che portano in degustazione sono così vuol dire che non era un caso...

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