giovedì 5 dicembre 2013

Oggi scrivo: Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti 2013

 Vorrei scrivere due righe ma senza scadere nei soliti elogi che, comunque, questa manifestazione merita.
Perché ne merita davvero: il posto, per dire. Facilmente raggiungibile, pratico, spazioso, luminoso e ben organizzato.
La qualità media dei vini in degustazione e di conseguenza il talento dei vignaioli dietro ai banchetti. L'alto numero dei vignaioli, circa 240 (tra grandi, piccoli, naturali e convenzionali): se il banchetto che in quel momento ti interessava era affollato ce n'era sicuramente uno libero con cui scambiare quattro chiacchiere e bere un vino finora sconosciuto.
L'acqua su ogni banchetto, sembra un dettaglio marginale ma non lo è.
Anche il pubblico sembrava particolarmente partecipante e soddisfatto.
Un appunto potrei farlo ai prezzi dei vini: due volte ad esempio mi è stato fatto uno sconto - sempre ben accetto - per arrivare al prezzo che poi era lo stesso praticato in cantina. Per non dar fastidio alle enoteche, dicono. Ma se è una mostra mercato promozionale non sarebbe meglio mettere un prezzo, appunto, promozionale? Mi dici: il vino in enoteca costa 10, in cantina costa 8 ma per farci conoscere e solo per questi tre giorni di fiera il prezzo è 7.
Vero che io il vino lo compro e non lo vendo, però non mi sembra un'idea così balzana. Tra l'altro sembra che l'equivalente francese della Mostra Mercato FIVI funzioni proprio così.
E' stato comunque un gran pomeriggio, peccato solo essere arrivato tardi - turno di notte, non pigrizia - mi sono perso un sacco di vini che mi ero segnato e che ho dovuto saltare. In compenso ne ho scoperti altri buonissimi come la sorprendente schiava 2010 di Pranzegg o il tesissimo pinot nero di Unterortl, ancora i grandi primitivo di Morella e i Chianti di Montebernardi.
Andrà meglio l'anno prossimo. Perché sicuro come l'oro che l'anno prossimo ci torno, arrivando prima e meglio organizzato.
E se accettate un consiglio, fate altrettanto.

P.S.: la disposizione a casaccio dei produttori sarà affascinante e molto free, ma in quanto a praticità...
La foto è pessima, ma da l'idea degli spazi della fiera, davvero una figata

3 commenti:

  1. Io te l'avevo detto che era interessante :)
    Sul discorso prezzi, sarebbe sufficiente fare il prezzo di vendita in cantina.
    Vuol dire che, invece di girare mezza Italia, trovi tutto qui, in due giorni.
    In Francia fanno cosi.
    Alcuni hanno fatto cosi, e questa è serietà.
    Altri, invece, hanno mediato tra il loro prezzo e quello delle enoteche.
    E questo lo è un po' meno.
    Unterortl, per esempio, ha un listino di vendita diretta che conosco a menadito, e quello ha portato, parlando di serietà :)
    La schiava di Pranzegg l'avevo assaggiata lo scorso anno, veramente notevole, quest'anno purtroppo mi è scappata, ma ho trovato comunque altre buone sorprese.
    Ciao.

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    1. Ciao Daniele! Davvero una figata. Bel posto, pratico, luminoso. Mi è spiaciuto solo essere arrivato dopo le quattro.
      Per i prezzi nulla di nuovo sotto il sole, solo non capisco perché. I prezzi di cantina andrebbero benissimo in effetti. Comunque non ho trovato esagerazioni per dover di cronaca.
      A proposito di Castel Juval: alla fine ho portato a casa una bottiglia di pinot...

      G.

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    2. A proposito, dimmi quali sono stati gli assaggi più interessanti a Piacenza!

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