mercoledì 23 ottobre 2013

Metti una sera a cena...

Un sabato sera -che la domenica serve per riprendersi- quatto amici che dovevano essere sette ma in serata sono diventati cinque. Qualche buon piatto e giusto un paio di bottiglie da condividere:

Tisbrino 2008 - Luigi Boni: dalla seconda pressatura delle uve destinate al metodo classico nasce questo sur lie che riposa in bottiglia tre anni prima di essere venduto. Vino da merenda, è tagliato spesso ma ha carattere.
Haderburg Pas Dosè 2008: dev'essere il frutto di un'annata calda, più rotondo di quanto mi aspettassi. Bello spumante comunque, niente da dire.
Soave Classico Alzari 2007 - Coffele: forse il vino più ambizioso di Coffele, il 40% viene fatto appassire per più di un mese, poi legno da 1500 l. Non so, non mi ha convinto. L'ho trovato poco agile, pesante. Lo abbiamo stappato ad inizio cena, forse questo lo ha penalizzato un po'.
Verdicchio riserva Gli Eremi 2010 - La Distesa: uno dei migliori verdicchio mai assaggiati, non mi stancherò mai di dirlo. Il 2010 a Cupramontana fu annata assai felice, niente malolattica per un vino che unisce la carica aromatica di un verdicchio di razza con una verticalità quasi nordica. Se penso che costò meno di 10€ a bottiglia mi vien da piangere per non averne presa almeno una cassa.
Sauvignon 2010 - Falkenstein: mi ha sorpreso! Nonostante i 15° in etichetta mantiene un profilo tipicissimo e di una freschezza disarmante, facendo un paragone cromatico ha un naso molto più verde (ma non acerbo, attenzione) che giallo, sfaccettato e ricco allo stesso tempo. In bocca l'alcol c'è ma è ben integrato, acidità e struttura non mancano. Molto buono, d'altro canto Falkenstein è una garanzia.
Sassella Ultimi Raggi 2002 - ARPEPE: dalla vendemmia dell'annata 2002 (tanto grande in Valtellina quanto pessima nel resto d'Italia) la risposta dei Pellizzati Perego all'affermarsi dello Sforzato (l'Amarone valtellinese per capirci): vendemmia tardiva e legni da 500 litri. Mi aspettavo grandi cose, purtroppo non è andata così. Il vino era segnato da un'alcolicità pungente che ne appesantiva il sorso, un profilo olfattivo che non si è mai aperto. Dopo un'oraetta nel calice si è arricchito con delle belle note di radice di liquirizia ma senza mai prendere il volo. Peccato.
Friulano Vigne Cinquant'anni 2006 - Le Vigne di Zamò: la selezione più importante del tocai friulano (si si, proprio tocai) della maison. Vigne vecchie e grande selezione delle uve, riposo per 10 mesi in acciaio sulle fecce. Frutto tropicale, banana disidratata, papaia, prendendo aria si arricchisce con una speziatura fine e belle note salate. Bocca grassa, secca, evoluta. Agli antipodi rispetto al verdicchio e al sauvignon ma buono vero.
Gewurztraminer Lunare 2011 - Cantina Terlano: il gewurztraminer proprio non è il mio vino. O meglio, non lo è stato fino ad oggi. Il lunare di Terlano mi ha rimesso in pace con la tipologia: ricchissimo, speziato, opulento. Con un piatto di formaggi è stato amore a prima vista.
Loghetto 2011 igt - Fratelli Agnes: da una vigna ottuagenaria di bonarda (clone pignolo) e facendo appassire moderatamente le uve raccolte l'azienda Fratelli Agnes ottengono questa bonarda leggermente dolce. Da un paio d'anni viene fatta fermentare dai lieviti indigeni e non viene fatta rifermentare in bottiglia. La versione 2011 l'ho trovata ancora troppo primaria e sul frutto per i miei gusti, mi ricordavo un 2010 più sfumato e complesso ma forse ha solo bisogno di tempo. Comunque ai miei commensali non è dispiaciuta affatto.

E adesso dovrei raccontare anche di quelle piccole cose che fanno grande una serata, sorvolo per eleganza.
Ma un abbraccio, quello si, in attesa della prossima volta.
Grazie ancora per la bella serata.

2 commenti:

  1. Conosco bene il Sauvignon di Falkentstein.
    L'hai beccato al momento giusto.
    Soprattutto il 2010 ha risentito dell'annata calda e ha fatto 15%.
    Io ho fatto l'errore di aprire alcune bottiglie troppo presto, compreso Pinot Bianco stessa annata.
    Adesso è perfetto, e non ci si crede, visto tutto quell'alcool.
    Sono contento della conferma che dai alle mie riflessioni.
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Daniele, scusa il ritardo nel risponderti.
      Falkenstein 2010 adesso è davvero buono, e 15° sembrano un paradosso per quanto è fresco.
      Bella bottiglia davvero.
      A presto!

      Gabry

      P.S.: le bottiglie di Falkenstein, Haderburg e La Distesa le ha portate Leo. Grande!!!

      Elimina