sabato 14 aprile 2012

Oggi bevo: Setteuve vdt 2004 - Milanesi

Quando ho chiesto a Stefano Milanesi come è nato questo vino la risposta è stata: "da cinque fratture al bacino".
Erano gli inizi del nuovo millennio e Stefano si stava cimentando nell'affinamento in legno dello chardonnay. Un volo imprevisto da una scala complicò le cose...
Quando ripresosi dall'incidente tornò in cantina la botticella col vino in affinamento non c'era più: il padre, poco avvezzo alla tipica abitudine franzosa, prese il vino e lo aggiunse senza pensarci due volte al bianco d'annata, frutto di un assemblaggio di diverse uve che così diventarono sette.
Ecco, il Setteuve nacque così, un po' per sfiga e un po' per culo.
La versione testata in questi giorni da me medesimo è della vendemmia 2004 ed è l'ultima in commercio. Nel senso che se andate da Stefano in cantina per prendere il Setteuve comprerete proprio quella: le più recenti sono ancora in affinamento...
Blend di riesling, vermentino,  pinot nero vinificato in bianco, pinot rosa, cortese (passato in legno), trebbiano e chardonnay.
Nel bicchiere è oro antico, appena opalescente per la non filtratura.
Affascinano al naso le note minerali, quasi sulfuree. Ricco di sfumature e freschezza.
Poi lo bevi e la prima cosa che noti è ques'acidità che quasi non ci credi, che insieme all'alcol limitato a soli 12° lo fanno quasi sembrare magro. Complesso eppure compassato, si beve che è un piacere. La chiusura è sapidissima e dissetante.
Buono davvero.

5 commenti:

  1. Bellissima degustazione Gabriele!!! Quelle da te citate sono le sensazioni precise e pratiche che esprime questo grande vino bianco!!! T correggo solo per quanto riguarda l'affinamento in legno, è il Cortese che arriva da botticelle di rovere..Un abbraccio & a presto!

    Peccato che ci siano pochi commenti su questi vini. Nessun interesse??? Oppure vuol dire che Milanesi ha avuto troppe poche visite!

    Ciao!!!

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  2. Ciao Marco, ti ringrazio della puntualizzazione. Ho corretto.
    Ieri ho provato un'ottima bonarda anche lei praticamnete sconosciuta in rete: il Tabar di Buscaglia. Ne ho presa una bottiglia.
    Sui vini di Stefano ci sono pochi commenti ma iniziano a vedersi. I vini sono buoni ed interessanti, la strada è quella giusta.

    Ciao!

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  3. Bella recensione. Ho acquistato alcune bottiglie di 7uve a pasquetta dopo una visita in azienda impreziosita da assaggi davvero interessanti e un'ospitalità a dire poco eccezionale :-)
    Ne approfitto per salutare Marco che (a giudicare dalla foto) credo proprio di avere incontrato da Stefano Milanesi lunedì scorso : ero seduto proprio di fronte!

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  4. Grazie Nic Marsèl, troppo buono :-)
    E si, Stefano e Simona sono ospiti di una cortesia davvero rara.
    E al netto di tutto fanno ottimi vini con alcune punte davvero alte.
    Ciao!

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