lunedì 23 gennaio 2012

Oggi bevo: Rosso Frizzante 2009 - La Stoppa

La Stoppa Rosso Frizzante, lotto 2009.
Si legge IGT ma si beve Gutturnio.
Rosso immediato, rustico e terroso, dalla bocca sgrassante sapida e saporita.
Beva compulsiva, praticamente evaporato.
Gli manca solo la rifermentazione in bottiglia, a buon intenditor...
4.40€ più iva.

La Stoppa

25 commenti:

  1. Scusa ..ma non ho capito: il vino non frizzava?
    ciao GP

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  2. Ciao Gian Paolo.
    Si si, il vino frizzava, solo che la rifermentazione non avviene in bottiglia ma in acciaio.
    La rifermentazione in bottiglia sarebbe il plus che fa la differenza, tra l'altro lo vedrei in linea con la filosofia aziendale.
    A presto!

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  3. ciao Gabriele,grazie per la puntuale risposta!!
    Va bene che la rifermentazione in bottle sarebbe più in linea con le scelte di Elena, però con vini così "scuri" e ricchi di estratto i problemi di riduzioni - o pestilenze varie :) concedimi il termine-comparirebbero sicuramente.E poi cambia solo la dimensione del recipiente dove avviene la rifermentazione...la differenza ci sarà sicuramente ma andiamo oltre ai pregiudizi-che non sono sicuramente tuoi-.l'importante è che il vino sia buono al di là dell'anfora , barrique ,bottiglia o autoclave che sia.
    scusa il mini sfogo ma ho i maroni in giostra per via di certi commenti che si trovano sulla rete -si scrive così :) -sopratutto di un regista Americano.ciao a presto GP

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  4. Figurati Gian Paolo, il vino è buono, altroche.
    E capisco benissimo la scelta dell'autoclave su in funzione di un controllo maggiore di certe caratteristiche. Non nego che la rifermentazione in bottiglia per me ha il suo fascino, ma tutto li. Il vino è buono, senza se e senza ma.
    E sono assolutamente daccordo con te su certe derive fanatico-integraliste che proprio non mi appartengono.
    L'importante, per me, sono la serietà, l'impegno e la passione che un vignaiolo mette nel suo lavoro. E ad un biodinamico che fa schifo preferirò sempre e comunque un vino fatto in maniera tradizionale ma buono.
    Detto da un appassionato di vini naturali.
    Con stima GP.

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  5. Opss ma che bell'argomento.. il recipiente e lo stesso solo che poi e' nell'imbottigliamento che cambia. Il vino passa attraverso un microfiltro che lo standarizza, diventano tutti uguali, e se non ci si lascia un residuo zuccherino, un aggiunta di tannini e solfiti rimane una cosa insignificante con un invecchiamento precoce del vino. Per la rifermentazione in bottiglia ci manca solo il coraggio e la capacita' di farlo. Rifermentato in bottiglia e' un alimento, autoclave una bevanda.

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  6. Non credo proprio che La Stoppa faccia microfiltrazioni, il vino ti assicuro che merita, anche se rifermentato in autoclave.
    Certo, anche io sarei curioso di rovarlo rifermentato in bottiglia e probabilmente lo preferirei, ma questo non cambia una virgola sull'opinione che ho del vino.

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  7. La microfiltrazione e' un passaggio obbligato dall'autuclave alla bottiglia, forse tu che bevi solo vini naturali non la conosci ancora. Se non si microfiltra si perde il fine dell'autoclave, di avere un vino statico in bottiglia.
    Prova a dimenticartelo in cantina e vedi cosa trovi quando te la ricordi..
    Sarebbe bello fare un confronto dei gutturnio con la rif in autoclave di vari produttori, e cercare le differenze tra uno e l'altro.. Oppure sarebbe bello fare il confronto autoclave e rifermentati in bottiglia!

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  8. Non sono convinto. Il rossso frizzante di La Stoppa per me non è microfiltrato, se no come si spiegerebbero tutte le particelle in sospensione nel vino?
    Dovrebbe essere limpido, invece non lo è!

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  9. rispondo solo ora scusate...
    1 BL chi sei ?
    2 io sono Gian Paolo Isabella e sono il titolare del podere il saliceto, giusto per conoscenza.
    3 quello che scrivi non è corretto , la microfiltrazione è un passaggio che se vuoi lo salti,basta non collegarci il tubo. il più delle volte il vino in autoclave viene filtrato a fine fermentazione e dopo una stabilizzazione a freddo (-5 per alcuni giorni)viene imbottigliato passando attraverso alla microfiltrazione.questa specie di retino quando si è stabilizzato bene il vino lascia passare il vino senza neanche lavorare . attento microfiltrare non vuol dire standardizzare un vino,anzi appena è microfiltrato il vino è scorbutico come pochi e conviene lasciarlo riposare prima di berlo .
    ti ricordo che molti Metodi classici fanno passare il loro vino base prima del tiraggio attraverso lo 0.45 micron del microfiltro .Anzi ultimamente si usa , chi se lo può permettere il filtro tangenziale.
    Attenzione a quando scrivi stronzate . se vuoi ti faccio sentire il vmio lambro fermentato in autoclave ..il 2008 è ancora in splendida forma.E poi non fare di tutta un erba un fascio , non tutti usano tannini etc. etc. questi articoli li usano chi non ha l'uva buona.
    Manca solo che aggiungi che i vini naturali sonon meglio dei vini non naturali e poi siamo alla fiera della stronzata.
    La filtrazione se fatta bene non altera un vino.Il mio invito è sempre valido e rivolto a tutti. www.podereilsaliceto.com scusa gabriele la pubblicità, ma ho i maroni in giostra con certi argomenti.
    ciao Gian Paolo
    P.S. io non pretendo che uno sia un enologo o un contadino ,ma bisognerebbe informarsi bene prima di parlare.Poi se tu mi dici che preferisci il vino rifermentato in bottiglia ,è un tuo gusto e va rispettato, ma se dici che il vino fermentato in autoclave è una bevanda ,li mi offendi e mi incazzo.

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  10. Ciao Gian Paolo, la tua pubblicità è benvenuta, figurati. Spero vivamente che Leonardo ti risponda, in realtà avete più punti in comune che non. Solo a lui sta sulle balle l'autoclave.
    Ho girato il link del post anche a La Stoppa chiedendo come viene fatto il Rosso Frizzante.
    E oggi ho comprato la loro malvasia frizzante, vendemmia '11.
    Ciao!

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  11. Provo a riscrivere il commento che 2 volte no sono riuscito a "postare"...
    Se volete togliervi dei dubbi su come l'autoclave non standardizzi,provate due Grasparossa: Tenuta Pederzana e Fattoria Moretto,due aziende anche vicine geograficamente,stesso vitigno ,autoclave , microfiltrazioni , e vini completamente divesi e buonissimi. Poi uno si può riempire la bocca con discorsi a cazzo come ha scritto LB nel suo primo commento.Consiglio ,bevete il vino lo giudicate per quello che è non per come è ottenuto.
    Ciao GP

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  12. Cioa GP, sposo in toto il tuo consiglio. Filosofia che mi trova pienamente daccordo.
    Fattoria Moretto mi manca ma qualcosa di Pederzana l'ho bevuto (http://oggibevo.blogspot.com/2011/08/oggi-bevo-puntamora-vdt-2007-tenuta.html)e spero di berne ancora.

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  13. Ciao GP, sono daccordo con te'che il vino deve uscirne buono, e sono lontano da certi discorsi da fanatico integralista. Ma sono per ottenere sempre il massimo da un vino e con cio ecco come la penso.
    Quindi che vantaggi ci sono nel bere un vino a rifermentazione naturale in bottiglia?
    Molti. Sono vini più longevi, infatti la lavorazione in autoclave prevede il passaggio in un microfiltro che fa perdere al vino molte delle sue caratteristiche, sono sostanzialmente vini morti che non devono piu rifermentare nella bottiglia. Utilizzando l’autoclave è necessario aggiungere grossi carichi di solforosa, mentre con la rifermentazione naturale in bottiglia il vino tende meno all’ossidazione e ci permette di aggiungere pochissime dosi di anidride solforosa, ( i lieviti una parte se la mangiano, quindi niente mal di testa) largamente al di sotto di quanto indicato dal disciplianare del biologico. Per ottenere un buon vino in modo naturale devi obbligatoriamente partire da una buona base, cioè da un’uva di alta qualità. Fermentando a lungo in bottiglia acquista dalla particolare convivenza con i lieviti caratteristiche organolettiche davvero uniche.
    L’utilizzo dell’autoclave per la rifermentazione dei vini tende ad omologare il sapore, ho fatto prove e riprove.

    nel link qui sotto parlano di prove con bottiglie del 1987, trovandole ottime.

    http://www.vinipiacentini.net/vini-rossi-a-rifermentazione-naturale-in-bottiglia/

    Oppure nei video c'e anche chi si e' convertito dopo anni di autoclave.

    http://www.youtube.com/watch?v=AEtCW_IGeKE&feature=player_detailpage

    http://www.youtube.com/watch?v=XvTVkxmiHqQ&feature=player_detailpage

    Ecco sono questi i vini dove mi piace fare un confronto.
    Il residuo zuccherino piacera'alle donne, ma io preferisco bere un vino.

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  14. Volevo ancora dire, le differenze che si possono trovare tra vini fatti con l'autoclave sono molto lievi a parte piu o meno residuo zuccherino, e non saranno mai come quelle che puoi trovare tra rifermentati in bottiglia. In prove fatte in laboratorio si e' visto che gia con la farina rosa di filtrazione il vino rosso incomincia a smagrirsi. E non e' vero che attraverso il microfiltro non lavori neanche. Prova a non lasciare residuo zuccherino e vedi come lo bevi.

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  15. Secondo me hai poche idee e ben confuse . Il residuo zuccherino lasciato sul vino e poi passato allo 0.45 micron difficilmente si "muove da lì". Non tutti i vini fermentati in autoclave hanno residuo zuccherino . Vedi il mio !e tanti altri.La filtrazioni ,come le chiarifiche con bianco d'uovo del resto, tolgono "sostanze " al vino e allora ? se il vino che ne esce è migliore qual'è il problema?
    E poi un vino che fermenta in autoclave ,parlo nel mio caso, è un vino che subisce zero aggiunte di mcr o altro perchè partendo da mosto non ha bisogno di niente . Mentre per il mio rifermentato in bottiglia uso una parte di mosto che ho opportunamente filtrato per tenerlo dolce...altrimenti con cosa faccio il tiraggio? con lo zucchero di canna ?
    Il test di stabilità proteica serve a dirti quando un vino è stabile...ergo il vino passa attraverso alla cartuccia del filtro benissimo senza otturare niente.
    Sul Residuo zuccherino prova a bere certi alsaziani , se parliamo di bianchi, o certi amaroni e poi mi dici.
    Generalizzare sui vini è come generalizzare sulla patata ...ti piacciono le more ok ! ma ci saranno delle bionde che ti faranno gonfiare le mutande..
    Io provo a sdrammatizzare però bisogna che rivedi il tuo approccio ,e te lo dico conm il sorriso sulle labbra.

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  16. La patata mi piace di tutti i colori..
    CMQ Il mio discorso era sul rifermentato in bottiglia che e' un vino piu complesso che ha la grande capacità di evolvere nel tempo. Con una complessità parecchio superiore ai vini della stessa tipologigia rifermentati in autoclave, dove la microfiltrazione,e la rifermentazione veloce dentro ad essa non permettono al vino di sviluppare tutta la sua potenzialità. Con il vantaggio di avere il rif quantita' di solforosa bassissime, 30-80mg l e per chi lo beve completamente innavvertibile! Il vino rif in bottiglia vive di vita propria. E’ impossibile avere due annate uguali. Questo e' il mio discorso che forse non hai capito. Poi su un rifermentato fatto alla cazzo da chi non conosce nessuna pratica delle lavorazioni del vino, chiarifiche ecc e passato come "genuino", che poi quando lo bevi ti raspa in gola, no preferisco un vino fatto bene fermentato con l'autoclave. Pero' quando mi capita di bere un gutturnio o lambrusco che sia di quelli BUONI perfetti, e che gia col primo bicchiere (successo tante volte,e non solo a me'!)mi viene il CERCHIONE alla testa, e se voglio continuare la cena devo andare avanti ad acqua allora mi incazzo.

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  17. la quantità di solforosa dipende solo dalla quantità di bisolfito o altro che decidi di mettergli ,fermentazione o no in autoclave o altro. Vedi anche Lambrusco Cantolibero senza soltfiti aggiunti della Tenuta Pederzana, fatto in autoclave....??????Vedi il problema è che spesso ci si riempie la bocca con discorsi campati a cazzo senza sapere di COSA SI STiA parlando ,ora mi incazzo. Il problema più grosso è la mancata chiarezza e onestà di noi produttori- o almeno di quasi-. Se tutti dicessimo le cose per come stanno non ci sarebbero problemi , del tipo lieviti si lieviti no , e sulla favola del rifermentato che spesso si sente...come se sul rifermentare uno "tocca" o analizza meno un vino . Ti posso garantire che rifermentare è una pratica da seguire a regola d'arte con tanto di protocollo da seguire con errori minimi da concedersi.
    Ultima curiosità la solforosa e il cerchione alla testa sono legati tra loro ? prova a "guggolare " e guarda gli studi della food and drug amm. , lo trovi anche sul blog di poggio argentiera -lui oltre che essere un vignaiolo è anche un biologo-

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  18. Sia ben chiaro che i gusti son gusti . se ti piace di più il rifermentato per i tuoi motivi . è un tuo sacro santo diritto.quello che non sopporto è il considerare gli altri vini di serie B.Detto da produttore di entrambe le categorie.

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  19. E' come ti dicevo, per il rifermentato ci vuole capacita' e coraggio per farlo. Altrimenti usi un autoclave dove puoi controllare tutto.
    Il tuo rifermentato deve essere sicuramente qualcosa di delizioso.
    Dimmi tu a cosa puo dipendere allora il cerchione gia al primo bicchiere?, ad altre sostanze forse messe dentro da criminale? Che probabilmente io non ne sono alla conoscenza. Io so che il cerchione e' dovuto ai solfiti perche' tolgono ossigeno al cervello. Ma se ci sono altre cose non le conosco.E so anche di avere bevuto litri di vino in poche ore e l'unica conseguenza essere un po brillo causa l'alcol che scorreva nel sangue. Una bella dormita e tutto passa. La pancia pero'.. Ma niente cerchione!! Gabbry puo darne conferma..
    Io considero di serie B chi fa le cose da criminale, non chi ci mette il cuore nel suo vino. Ma se mi fai venire il mal di testa con problemi a pronunciare le parole mi incazzo per davvero!

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  20. Fermo restante che i vini in autoclave fatti bene mi piacciono e hanno lo stesso valore di qualsiasi altro vino, spezzo però una lancia in favore di Leo quando parla di maggiori possibilità evolutive e conservabilità del vino.
    E' un dato di fatto che i lieviti in bottiglia aiutano e nutrono il vino, gli permettono una lenta evoluzione e lo proteggono. Non a caso i grandi spumanti sono dei metodo classico e non charmat. Con tutto il rispetto per quest'ultimo che, però, è stato pensato apposta per avere vini pronti prima e più immediati per il consumatore. Oltretutto con costi minori, almeno per quanto riguarda gli spumanti.
    Per quanto riguarda il malditesta non saprei, per fortuna non ne soffro e non sono sensibile ai solfiti. So che c'è gente (poca) che non li tollera e ne risente subito, ma non ho notizie certe in merito da citare. Sono convinto che un buon vino, e parlo di un prodotto artigianale fatto da persone competenti e appassionate, sia nella maggior parte dei casi un prodotto sano. La differenza la fa la territorialità, l'espessione del vitigno e dello stile del vignaiolo secondo me.

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  21. Ok gabriele ,messa giù così mi và bene!ogni vino nella sua "categoria" ha i suoi perchè.ciao GP

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  22. Pensa che anni fa sono andato alla festa del culatello di zibello con due sfigati che hanno ordinato coca cola, col culatello!! E qui non ci sono perche'..

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  23. Certo Gabriele che c'è venuto un bel confronto di idee, scusa ma sono in ritardo e me le ero perse.
    Vorrei segnalare, sulla fermentazione in bottiglia, il lambrusco reggiano Pozzoferrato di Storchi e l'ortrugo di Cordani.
    Il Pozzoferrato l'ho bevuto dopo 3 anni in cantina ed era ancora spettacolare.
    Ciao.

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    1. Ciao Daniele, in effetti si, è venuto fuori proprio un bel confronto. Anzi, ti dirò di più: ho sentito Elena, la titolare di La Stoppa e il suo enologo Giulio Armani, siamo daccordo che organizzeremo un incontro da loro per capire come lavora l'autoclave e come la utilizzano loro. Se vuoi far parte della brigata sei il benvenuto.
      Ciao!

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  24. Certamente Gabriele, farò di tutto per esserci.
    Sarà molto interessante.
    Grazie per l'invito.
    Ciao.

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