martedì 13 settembre 2011

Oggi bevo: Smilzo 2010 - Vittorio Graziano

Vittorio Graziano non lo conosco di persona, ma basta fare una googolata e le risposte non tarderanno.
Dicono faccia del lambrusco spettacolare, grasparossa ovvio, che lui vien da Castelvetro.
Per caso, il lambrusco, lo trovai nella carta dei vini di un bar a Vignola mentre ponevo rimedio all'arsura bevendo una granita. Lo chiesi, e manco a dirlo, era finito. Ripiegai sullo Smilzo: rosato rifermentato in bottiglia.
L'ho stappato giusto ieri: tornato a casa dopo l'ennesimo preventivo per la macchina nuova, accaldato come può essere solo un motociclista nel traffico milanese. Provate voi a guidare una moto da 300 kg alle sei di sera in centro Milano, con 30°, casco, giubbotto di pelle e guanti, mentre la ventola di raffreddamento ti spara aria bollente sugli stinchi. Non è proprio una figata.
Comunque, dopo una doccia veloce mi sono messo ai fornelli per preparar la cena. "Sentiamo com'è 'sto Smilzo" mi son detto. Fai che più o meno erano le sette, Ambra sarebbe tornata di li a un'ora.
Ho fatto il pollo con i peperoni e a tavola ho bevuto acqua. Il vino è finito prima.
Di una semplicità disarmante, secco e tremendamente buono. Spoglio da ogni dolcezza, frutto in secondo piano, lieviti e freschezza a go-go.
L'unico inconveniente è che lo bevi a secchi, con tutte le conseguenze del caso. Merito di un mix acido-sapido che lo rendono dissetante come l'acqua, ma molto più buono.
Pagato meno di 10€, fate voi.
Ho anche la foto, che prima o poi arriverà.

4 commenti:

  1. Quoto tutto, e mi permetto di consigliarti anche il "Ripa di sopravento", il suo bianco.

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  2. Interessante post, ben scritto...e nonostante gli anni a zonzo per enoteche e vigne non ho ancora bevuto vini di Vittorio Graziano, rimedierò al più presto!

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  3. Troppo buono Vittorio, per me è la prima esperienza con le bottiglie di Graziano, se questa è la premessa c'è da aspettarsi belle sorprese.
    A presto!

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