domenica 14 marzo 2010

Oggi bevo: Prima Luce 2007 Colli di Faenza DOC - Az. Agr. Costa Archi


Mi sono imbattuto nel Prima Luce per caso, guarda un po', leggendo un blog...
Ho cercato il sito dell'azienda scoprendo che anche lui, Gabriele Succi che fa il il vino ha un blog, dove tra l'altro ci sono tutti i prezzi e le condizioni di vendita chiare e trasparenti.
E ho provato.
Il Prima Luce è un cabernet sauvignon con un piccolo piccolo saldo di merlot ( e già vedo bocche che gridano allo scandalo e all'impudicizia sull'uso degli odiati vitigni franzosi...), fa quattordici mesi di barrique (noooooo!) e targa in etichetta 15,5° alcolici.
Ed è buonissimo.
Il colore è compatto e impenetrabile, nero con unghia (ma piccola) porpora, tinge il bicchiere quando quando si muove. Naso compatto e denso, frutta nera in confettura, cacao, spezie e venature vegetali, ancora in divenire. Bocca potente, carnosa, densa e tannica, saporitissima e dall' equilibrio invidiabile.
Certo non è perfetto, adesso ad esempio sconta un naso un po' monolitico, magari non è il vino da bere in pausa pranzo ma chissenefrega! Ha una bevibilità sorprendente e una digeribilità altrettanto valida.
Alla faccia di chi pensa (e dice) che i vini Romagnoli siano buoni solo per la festa dell'Unità.

Il mio voto: 9.
E costa 12.5€ a bottiglia in cantina...

5 commenti:

  1. complimenti per la scelta del vino e della descrizione voto 9.
    Se tutti fossero così cabernet e merlot tutta la vita anche a merenda.ciao Gian Paolo

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  2. ciao, sono mr. Campovinato (cioé, sono Eugenio ma a volte è bello presentarsi come Superman anziché Clark Kent). Complimenti vivissimi per il blog e grazie per i complimenti e, per sbrodolarci di lodi, ulteriori complimenti per la scelta del Primaluce e per il fatto che hai meno di 50 anni (pensavo che le persone mediamente giovani avessero abbandonato il vino). Oltretutto hai centrato un altro fatto: quanto rompono le balle al buon Gabriele Succi perché ha anche cabernet e merlot mentre bisogna avere solo autoctoni e biotipi di un certo tipo e bisogna distinguersi per non estinguersi ecc ecc... Resta il fatto che (ragiono usando l'accetta, mi perdonerai) cabernet e merlot "mediamente" sono geneticamente migliori, e danno uve di conseguenza migliori rispetto al sangiovese. Da Gabriele in particolare (che produce degli ottimi sangiovese, lo saprai) nei vari anni di assaggi in botte e in bottiglia, ha del cabernet "mediamente" strepitoso, detonante e quasi extra-varietale come avviene nelle espressioni estreme di quasi qualsiasi uva; cabernet che produce la sua terra, il suo "terroir" (ops, parolaccia) e che, se proprio si vuole trovare un punto debole, copre troppo col legno. Ma sta cambiando le cose anche lui, d'altronde non è molto che fa vino e deve tararsi. Se hai modo (e se non l'hai già fatto) passa da lui a sentire le cose in cantina: è da lì che si ha il polso reale della sua materia e poi riferisci a chi di dovere sul fatto del "cabernet-in-Romagna". Un saluto e a presto.

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  3. ps: dimenticavo, ancora complimenti per la nota sulla "digeribilità", questione per me importantissima riguardo il vino. Ne scrivono pure Gentili e Rizzari su un loro post. Eugenio

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  4. Caspita grazie Eugenio! Per i complimenti che ti rigiro pari pari, e per la segnalazione: se non avessi incrociato il tuo blog magari non avrei mai scoperto ne il Prima Luce ne gli altri vini di Costa Archi.
    E sarebbe stato un vero peccato.
    Perchè meritano davvero: la bottiglia in questione è stata finita in due senza la minima fatica mangiando una pizza e con estrema goduria.
    Poi ti dirò, sono vini di stampo moderno ma non eccessivi, semmai coraggiosi coi tempi (e le mode) che corrono. Ma soprattutto buoni, e questa è la cosa che ho imparato conta di più in un vino. Per buono intendo molte cose, dall'equilibrio del sorso alla digeribilità, indipendentemente dallo stile, dalla gradazione, dal vitigno e quant'altro ti venga in mente.
    A presto!

    Grazie per il commento anche a te Gian Paolo a presto.

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  5. Ciao Gabriele,
    su questo vino trovi anche una recensione qui:
    http://www.intravino.com/assaggi/costa-archi-la-forza-e-il-carattere-dei-vini-di-gabriele-succi/

    A presto.
    Gabriele Succi

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