L'ultima volta non era andata benissimo. Bottiglia poco felice e molto puzzona. Può succedere se lavori come lavora Stefano Bellotti di Cascina degli Ulivi: biodinamica in vigna, fermentazioni spontanee, zero chiarifiche, filtrazioni e solforosa. Insomma, la bottiglia sbagliata può capitare, lo sa lui e lo sai tu.
Questa volta è andata meglio, decisamente. Ho bevuto il Filagnotti che ricordavo, con quei profumi un po' bucciosi, dove una punta di acidità volatile non disturba, serve a dare slancio. Da perfetto vin de soif mostra un sorso leggero ma mai magro, segnato dai tratti salienti dei Gavi di Cascina degli ulivi: sapidità e acidità. Un vino che bevi e ri-bevi, con gusto. Disseta, è cordiale e piacevole. Naturale, come naturale vien berlo.
Un altro Gavi. Buono.
35 minuti fa
A proposito di Cascina degli Ulivi, notizia di oggi :
RispondiEliminahttp://gustodivino.it/home-gusto-vino/cascina-degli-ulivi-sequestrate-30-000-bottiglie-a-stefano-bellotti/massimiliano-montes/1118/
è giunto il momento che si faccia qualcosa, perchè qui non si tratta di furbi che usano il termine "naturale" per truffare. Per legge non si puo'? E allora la legge va cambiata.
Purtroppo è una vicenda triste e tipicamente italiana.
EliminaLa soluzione più corretta per me sarebbe l'obbligo dei produttori ad indicare gli ingredienti in etichetta, e poi vediamo che succede...