Il pinot grigio è uno dei vitigni più inflazionati a memoria d'uomo.
Lo sputtanamento è dovuto soprattutto al basso profilo dei prodotti per i mercati esteri che hanno sempre dimostrato di apprezzare le anonime versioni in larghe tirature.
Come spesso accade basta non scoraggirarsi davanti alle mefistofeliche corsie della GDO per trovare prodotti di assoluto interesse.
Questa più che convincente versione Friulana arriva da Ronco del Gelso.
Basse rese, affinamento di un anno in botti di legno da 2500 litri e poi in bottiglia.
Per i più curiosi l'annata del caso ha preso 18/20 dall'Espresso e i 5 grappoli dall'AIS.
L'esborso richiesto è stato di 11.50€ al La Coloniale in corso Genova.
10 ore fa
Ma il vino era buono? Ciao Ivano
RispondiEliminaAhahahah, ciao Ivano! Certo che era buono, solo l'ho bevuto settimana scorsa senza prendere appunti.
RispondiEliminaBuona giornata.
Ahahahah, ciao Ivano! Certo che era buono, solo l'ho bevuto settimana scorsa senza prendere appunti.
RispondiEliminaBuona giornata.
Il vino è ottimo ,per me ovviamente, e il suo Tocai invecchia perfettamente . provare per credere!ciao GP
RispondiEliminaCiao Gian Paolo, anche a me è piaciuto molto il pinot grigio. Adesso proverò a cercare il tocai e il sauvignon, se li trovo poi ti racconto.
RispondiEliminaCiao!
Ma era "vinificato in bianco" oppure naturalmente "ramato"? La seconda versione, è molto affascinante! Ciao!!
RispondiEliminaNessuna macerazione, vinificazione classica in bianco.
RispondiEliminaE sono daccordo con te: le versioni ramate sono magnetiche, su tutti quelli provati (pochi a dire il vero) il Sialis di Franco Terpin.
Ciao!
Ciao Gabriele, visto che nomini Terpin, ti vorrei segnalare uno dei suoi ultimi nati, cioè il Quinto Quarto. Colore fantastico, esce sul mercato prima del solito, a Fornovo aveva il 2010. Ne scriverò a breve...
RispondiEliminaCiao.