Non sapevo se scrivere o meno questo post, poi ho deciso di si, tanto Max non credo lo leggerà...
Parlo di Max perché è un caro amico e gli voglio bene, davvero. Però è affidabile come un paio di zoccoli olandesi su un lago ghiacciato: giorni fa eravamo daccordo che sarebbe venuto a cena da me, una scusa per stappare qualche bottiglia giusta con un paio di amici e, guarda un po', si è dimenticato...
Il giorno dopo però mi ha chiamato, siamo usciti a cena e per farsi perdonare ha pagato lui.
Ecco, siamo andati al Mago. Il ristorante non è nuovo, è nuova la gestione (anche il nome credo) a cura di un gruppo di ragazzi nord africani.
A onor del vero c'ero già stato, e aspettai più di un'ora per la pizza, ma c'era un casino d'inferno.
Tornando alla cena con Max, quella sera niente pizza, le scelte furono: tortino di porcini e gamberi e risotto ai frutti di mare per me , cocktail di gamberi e tagliatelle al salmone per lui.
Il mio tortino non è arrivato a causa di un disguido con la cameriera e al posto suo sono arrivati dei crudi di pesce: ostriche che non ho mangiato e sulle quali non mi pronuncio, gamberi e pesce spada affumicato, quello delle buste al supermercato per intenderci. Sono arrivati completamete sommersi un una soluzione di olio e limone, sia i gamberi che lo spada, ma sommersi davvero! Oltre a non sentire il gusto del pesce mi son chiesto quanto spendano al mese in olio d'oliva..
Il cocktail di gamberi di Massimo erano gamberetti in salsa rosa, tutto corretto e preconfezionato come da manuale, non hanno usato nemmeno i gamberetti piccoli piccoli nei secchielli, pensa te che bravi.
Fin qui andava quasi bene, poi sono arrivati i primi.
E qui mi sono incazzato, perché se non sai fare un mestiere è meglio che ne fai un altro se ti vuoi far pagare.
Il mio risotto ai frutti di mare aveva tanto l'aria di essere uscito da una busta di quelle pronte da cuocere (avete presente? Quelle che le apri, aggiungi l'acqua e il gioco è fatto) , poi una volta impiattato è stato coperto dall'insalata di mare che veniva servita (penso...) come antipasto e passato al forno!
Vabbè mi son detto, la cazzata l'ho fatta io a prendere il risotto, dovevo scegliere qualcosa di più semplice.
Quando sono arrivale le tagliatelle di Massimo ho capito che no, la cazzata non è stata la mia ma del ristoratore: da un piatto di tagliatelle al salmone non ti aspetti nulla di che, ci sta. Ti aspetti però, vista la semplicità del piatto che siano quanto meno fatte bene.
Sono arrivate in una fondina ovale: un etto di tagliatelle che navigavano letteralmente in tre dita di panna liquida dal vago sentore di salmone, con tanto di pezzi di colonna vertebrale della povera bestia. Praticamente oltre alla forchetta sarebbe servita la cannuccia.
Io, perse le speranze, ho dirottato su un piatto di patatine fritte che sono arrivate per giunta crude, Max ha invece giocato il jolly e ha preso la carne: tagliata ai funghi porcini. Non so com'era la carne, ma so com'erano i funghi: avete presente quelli che mettono sulla pizza dai barattolazzi di tolla? Quelli color cacchetta che hanno la consistenza e l'aspetto delle lumache senza guscio spiaccicate? Ecco, proprio quelli.
Con una boccia di vino, due caffè e due limoncini per 60€ cifra tonda.
Anche no.
2 giorni fa
In anonimato per non subire ritorsioni, informo inoltre che la nuova gestione ha apportato, a noi buoni vicini dell'immobile ove si trova il ristorante, una invasione di ratti in cortile ( ma penso anche nei locali del ristorante stesso ) una nauseabonda puzza che sale dalle loro cantine dove 1 - impastano la pasta per le pizze 2 - macellano carne 2 - forse qualcuno dei gestori dorme.....già sanzionati più volte da ASL e Comune......
RispondiEliminaCaro anonimo, non faccio fatica a crederti.
RispondiEliminaChe poi, pensandoci bene, è paradossale come locali come questo riescano comunque a lavorare, si vede che la cattiva cucina (e la scarsa igene) per certa gente è rassicurante.
Per quanto mi riguarda mai più.
Per quanto ti riguarda: in bocca al lupo...
Ciao, e grazie del commento!