Massimiliano Croci è giovane e determinato, ha le idee chiare e una precisa visione del vino e del suo mestiere, il vignaiolo. Ha sposato al terra e la rispetta, la sua è un'agricoltura naturale e i suoi frutti sono figli del territorio e della tradizione.
E come da tradizione il suo ortrugo non è filtrato e riposa in bottiglia sui lieviti, a rifermentare.
Ecco, l'assaggio di questo vino deve essere fatto resettando i normali parametri di misura: su Soavemente la tenutaria del blog dopo l'assaggio lo ha paragonato ad una "birra weisse"! I lieviti in sospensione in effetti marcano molto sia il profilo aromatico che quello gustativo, mettici pure che l'ortrugo non è un vitigno aromatico e potete farvi un'idea.
Portato in tavola ieri sera non ha incontrato i gusti di tutti i commensali che sono rimasti un po' spiazzati. Personalmente mi è piaciuto proprio per quella sua vena d'antan, è un buon vino e sposa bene la tavola, al palato è sapido, poco impegnativo ma affatto banale fa della piacevolezza e della genuinità la sua carta migliore. Ed è digeribilissimo.
Da provare, anche per il corretto rapporto qualità/prezzo, sta in enoteca tra i 6€ e i 7€.
2 giorni fa
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