Si fa un gran parlare di quanto servano o no le guide cartacee, del futuro sempre più 2.0.
il parer mio è che le guide servono, spesso mi hanno aiutato ad orientarmi in zone che conoscevo poco o niente ma non per questo prendo quel che leggo come oro colato: in fondo quando poi verso un vino nel bicchiere sono io che lo bevo e a me deve piacere, con buona pace di tutti i degustatori delle guide...
E così ho fatto con i vini di Andrea Picchioni: incuriosito dai giudizi positivi (io ho quella del Gambero e quella dell'Espresso) sono andato in azienda e ho preso qualche bottiglia.
Domenica sera è toccato al Rosso d'Asia 2005 I.G.T. : croatina 90% , il resto ughetta di solinga, fermentazione di 10/15 giorni e successivo passaggio in legni piccoli per 12 mesi. E' a tutti gli effetti una bonarda ma per scelta commerciale viene imbottigliato come IGT.
L'nterpretazione della croatina di Picchioni è misurata ed elegante: a partire dal colore giustamente scuro ma al tempo stesso dotato di trasparenze luminose, naso giocato su frutti scuri e suggestioni speziate, la bocca è di estrazione calibrata, ottimo frutto, tannini fini (vera croce e delizia della croatina) e legno ben dosato. Il risultato è un vino dalla struttura importante ma che conserva ottime doti di bevibilità e versatilità sulla tavola. A me già piace così, ma può tranquillamente affronate diversi anni in cantina.
In cantina 10,50€.
Il mio voto 7-8/10.
Foto tratta dal sito aziendale.
1 giorno fa
Nessun commento:
Posta un commento