E' la versione tirata a lucido del sauvignon proposta da Inama, talentoso produttore nella zona del Soave.
Il 2008 è annata evidentemente calda, i 14,5° si sentono tutti. Naso burroso e maturo, tropicale e tostato. Sicuramente complesso. Se pensate all'equazione sauvignon=foglia di pomodoro siete fuori strada, qui le tipiche note verdi sono state sostituite dal carattere del terreno vulcanico e dallo stile, coerente col resto della produzione. In bocca è secco e caldo, morbido e di gran spessore, molto lungo.
L'ho trovato un po' pesante da bere ma non mi è dispiaciuto affatto.
Da riprovare in annate più fresche.
20 ore fa
Erano presenti a Piacenza alla fiera della FIVI.
RispondiEliminaDevo dire che anche io ho preferito la versione base.
Forse è un vino che ha bisogno di cantina per amalgamarsi a fondo.
Mi era apparso un pò slegato....
A differenza dei Pouilly Fumè che sono splendidi fin da subito.
Ciao Daniele, sicuramente avrebbe guadagnato con un'ulteriore riposo in bottiglia, lo stile però è quello: estrazione e legno. E sono convinto che l'annata ci ha messo del suo.
RispondiEliminaQuesto non mi ha impedito di tracannare quasi l'intera magnum in due...
Sui Poully Fumè invece ti credo sulla parola. Purtroppo. :-(
Cavolo, mi era scappato il 1500 ml sull'etichetta.
RispondiEliminaAh, però, giocate duro:))
E ti dirò di più: per preparare il palato abbiamo stappato uno metodo classico di Giorgi (OP), tribicchierato e balle varie. Buono ma non indimenticabile.
EliminaBisogna pur vivere, no? :-)
Gabry
Sono pienamente d'accordo.
RispondiEliminaPerò certe cose vanno fatte a casa, dove la strada per il letto è breve a a piedi :)
Complimenti !
Concordo assolutamente.
EliminaIn caso contrario mi porto la fidanzata...
Hihihihihihihi
Gabry